La prolusione di rocco e le dottrine del processo penale

Autori

  • Renzo Orlandi Università di Bologna

DOI:

https://doi.org/10.22197/rbdpp.v1i1.5

Parole chiave:

Tecnicismo Jurídico, Direitos fundamentais

Abstract

L’articolo analizza le conseguenze del pensiero giuridico di Arturo Rocco, dal 1910 nella dottrina di procedura penale, ossia, il metodo tecnico-giuridico (esegesi, sistematica e critica). La dogmatica di procedura pena- le inizia con la monografia di Giovanni Conso, nel 1955. L’insoddisfazione con il tecnicismo giuridico e con la mancanza di maturità scientifica si è manifestata con Carnelutti nel 1946 (Cerenterola), sottolineando le peculiarità strutturali del procedimento penale. In questa prospettiva, il testo sottolinea la conferenza di Franco Cordero nel 1964 (Lecce), così come le lezioni da James Goldschmidt. Inoltre, negli anni sessanta, divennero importanti diritti fondamentali, di fronte alla Costituzione democratica, con un nuovo orientamento dottrinale. Il diritto processuale penale è stato considerato come diritto costituzionale applicato. Si segnalano gli insegnamenti di Amodio, Amato, Chiavario, Ferrua, Grevi, Iluminati, Massa e Nobili. Successivamente, l’articolo mette in evidenza il CPP del 1988, l’internazionalizzazione dei sistemi giuridici, l’importanza del diritto comparato e dei diritti fondamentali. Si conclude con il nuovo ordine mondiale dei diplomi internazionali e tribunali sovranazionali, con nuove esigenze, oltre il tecnicismo giuridico. 

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Biografia autore

  • Renzo Orlandi, Università di Bologna

    Professore ordinario della Università di Bologna – Itália 

Pubblicato

2015-03-31

Fascicolo

Sezione

Fondamenti del Diritto Processuale Penale

Come citare

Orlandi, R. (2015). La prolusione di rocco e le dottrine del processo penale. Revista Brasileira De Direito Processual Penal, 1(1). https://doi.org/10.22197/rbdpp.v1i1.5