“Penale o no?” La detenzione amministrativa dei migranti all’interno del Sistema Interamericano dei diritti umani:

lezioni (non) imparate dall’Europa

Abstract

Nel presente lavoro verranno affrontati diversi aspetti della disciplina della detenzione amministrativa alla luce degli standard del Sistema Interamericano dei Diritti Umani (IAHRS). Attraverso un approccio comparatistico, il contributo intende indagare se quest’ultimo fornisca una migliore protezione ai migranti detenuti rispetto ad altri sistemi regionali, come il diritto dell’UE o il quadro giuridico della CEDU, sia da un punto di vista sostanziale che procedurale. Nel primo paragrafo, verrà sviluppata un’introduzione generale sulla struttura e sull’obiettivo dell’IAHRS, sottolineando le fonti giuridiche rilevanti che sono state coinvolte nella creazione di tale ordinamento. Successivamente, verrà offerta una breve analisi specificamente dedicata allo status dei migranti all’interno dell’IAHRS, considerando anche gli standard legali internazionali in materia. Nel terzo paragrafo illustrerò i diversi aspetti della detenzione amministrativa dei migranti – sia sostanziali che procedurali – alla luce della pertinente giurisprudenza della Corte Interamericana dei Diritti Umani e della relativa Commissione, che sembrerebbe riconoscerne la natura sostanzialmente penale. Verrà fatto un costante riferimento alla pertinente giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea e della Corte europea dei diritti dell’uomo in materia. Infine, verrà presentato un confronto tra i sistemi europei e americani su diversi standard di privazione amministrativa della libertà dei migranti, sostenendo che l’approccio dell’IAHRS sembra più coerente con il diritto internazionale e, per quanto riguarda il quadro giuridico europeo, più attento all’importanza fondamentale dei diritti e delle libertà fondamentali da riconoscere agli stranieri sottoposti a misure detentive asseritamente non penali.